CHI É UN SINGH
Singh deriva dal sanscrito sinha, che significa leone, ed è un elemento essenziale del nome maschile di un Sikh. Ogni nome maschile Sikh deve terminare con Singh. Storicamente, questo fu ordinato da Guru Gobind Singh a tutti i Sikh, il giorno del Vaisakhi, il 30 marzo 1699, quando egli inaugurò il Khalsa (comunità Sikh).
Mantenere il cognome Singh ha il significato di liberarsi da qualsiasi casta, perché nel subcontinente dell’Asia meridionale, il cognome identifica la casta di appartenenza. Quindi con l’utilizzo di un solo cognome, Singh, si elimina qualsiasi discorso legato alle caste nelle famiglie Sikh.
Ogni maschio Sikh da allora porta Singh come parte del suo nome. Questo era anche un modo di inculcare tra i Sikh uno spirito di fratellanza. Indossando i simboli distintivi, le cinque K, con una barba fluente e un turbante ben legato sulla testa, un Singh mostra un alto valore morale ed etico. Come gli eventi successivi dimostrano, i Singh divennero una forza coesiva ammirata anche dai loro nemici per le loro doti di coraggio.
Al giorno d’oggi, tutti i Sikh vengono chiamati Singh anche prima della formale iniziazione che avviene tramite l’Amrit, battesimo, quindi si può capire che Singh possono essere in tanti ma Sikh sono solo coloro che sono battezzati. Perciò la differenza fra Sikh e Singh è che il primo ha un significato puramente spirituale mentre il secondo è più un uso comune fra persone del Panjab e non solo.
IL PERCHÉ DEL COGNOME KAUR
Kaur significa in Panjabi "principessa" ed è ampiamente usato come secondo nome dalle femmine Sikh. Come per i maschi anche quest’usanza fu introdotta il giorno di Vaisakhi dal decimo Maestro, Guru Gobind Singh. Con quest’azione fu confermata ulteriormente l'uguaglianza di sessi voluta dal fondatore del Sikhismo, Guru Nanak.
Kaur fornisce alle donne Sikh uno status uguale a tutti gli uomini. Poiché il numero dei Sikh nel mondo è in continuo aumento, questo pone un problema di duplicità di nomi, e capita molte volte di trovare individui che hanno gli stessi nomi esatti. Per ovviare a questo problema, alcuni Sikh hanno iniziato ad aggiungere il nome del loro paese di origine come il cognome in modo di evitare il problema di avere più persone con lo stesso nome. Tuttavia quest’aggiunta ha solo un senso logico perché non è chiaro quale sistema sia quello conforme al principio stabilito dal Guru.
Singh deriva dal sanscrito sinha, che significa leone, ed è un elemento essenziale del nome maschile di un Sikh. Ogni nome maschile Sikh deve terminare con Singh. Storicamente, questo fu ordinato da Guru Gobind Singh a tutti i Sikh, il giorno del Vaisakhi, il 30 marzo 1699, quando egli inaugurò il Khalsa (comunità Sikh).
Mantenere il cognome Singh ha il significato di liberarsi da qualsiasi casta, perché nel subcontinente dell’Asia meridionale, il cognome identifica la casta di appartenenza. Quindi con l’utilizzo di un solo cognome, Singh, si elimina qualsiasi discorso legato alle caste nelle famiglie Sikh.
Ogni maschio Sikh da allora porta Singh come parte del suo nome. Questo era anche un modo di inculcare tra i Sikh uno spirito di fratellanza. Indossando i simboli distintivi, le cinque K, con una barba fluente e un turbante ben legato sulla testa, un Singh mostra un alto valore morale ed etico. Come gli eventi successivi dimostrano, i Singh divennero una forza coesiva ammirata anche dai loro nemici per le loro doti di coraggio.
Al giorno d’oggi, tutti i Sikh vengono chiamati Singh anche prima della formale iniziazione che avviene tramite l’Amrit, battesimo, quindi si può capire che Singh possono essere in tanti ma Sikh sono solo coloro che sono battezzati. Perciò la differenza fra Sikh e Singh è che il primo ha un significato puramente spirituale mentre il secondo è più un uso comune fra persone del Panjab e non solo.
IL PERCHÉ DEL COGNOME KAUR
Kaur significa in Panjabi "principessa" ed è ampiamente usato come secondo nome dalle femmine Sikh. Come per i maschi anche quest’usanza fu introdotta il giorno di Vaisakhi dal decimo Maestro, Guru Gobind Singh. Con quest’azione fu confermata ulteriormente l'uguaglianza di sessi voluta dal fondatore del Sikhismo, Guru Nanak.
Kaur fornisce alle donne Sikh uno status uguale a tutti gli uomini. Poiché il numero dei Sikh nel mondo è in continuo aumento, questo pone un problema di duplicità di nomi, e capita molte volte di trovare individui che hanno gli stessi nomi esatti. Per ovviare a questo problema, alcuni Sikh hanno iniziato ad aggiungere il nome del loro paese di origine come il cognome in modo di evitare il problema di avere più persone con lo stesso nome. Tuttavia quest’aggiunta ha solo un senso logico perché non è chiaro quale sistema sia quello conforme al principio stabilito dal Guru.