Guru Ram Das Ji
Guru Amar Das decise di lasciare l’esistenza terrena il 1° settembre 1547 e passò il trono di Guru a Ram Das, nato il 24 settembre 1534 a Chunna Mandi, il quale aveva impressionato il terzo Guru identificandosi totalmente con i principi e le finalità del Sikhismo. Nessuno dei Guru usò la propria posizione di leader per condurre una vita privilegiata, anzi lavorarono sempre a fianco della congregazione nel langar, nella costruzione di nuovi luoghi di culto e quant’altro necessario da fare. Guru Ram Das diresse personalmente lo sviluppo della costruzione del Tempio D’Oro. Il suo primo passo fu di acquistare la piscina e gran parte del terreno circostante per la costruzione dell’Harmandir Sahib, la casa di Dio. Intorno al tempio nasceva la città santa di Amritsar, alla quale i Sikh, sia da vicino sia da lontano, si recavano con grande gioia per ammirare il proprio amato santuario al centro dell’acqua, simbolo d’immortalità. Prima di entrare nella stanza del Guru Granth Sahib ji i pellegrini fanno il bagno in questo elisir.
La città santa di Amritsar deriva il suo nome dal sanscrito amrit e sarovar; il primo che significa elisir di lunga vita o acqua santa e il secondo lago o piscina contenente acqua santa; unito insieme Amrit-Sar. Egli abbandonò la vita terrena il 1° settembre 1581 dando la carica di Guru a Arjan Dev.
Guru Amar Das decise di lasciare l’esistenza terrena il 1° settembre 1547 e passò il trono di Guru a Ram Das, nato il 24 settembre 1534 a Chunna Mandi, il quale aveva impressionato il terzo Guru identificandosi totalmente con i principi e le finalità del Sikhismo. Nessuno dei Guru usò la propria posizione di leader per condurre una vita privilegiata, anzi lavorarono sempre a fianco della congregazione nel langar, nella costruzione di nuovi luoghi di culto e quant’altro necessario da fare. Guru Ram Das diresse personalmente lo sviluppo della costruzione del Tempio D’Oro. Il suo primo passo fu di acquistare la piscina e gran parte del terreno circostante per la costruzione dell’Harmandir Sahib, la casa di Dio. Intorno al tempio nasceva la città santa di Amritsar, alla quale i Sikh, sia da vicino sia da lontano, si recavano con grande gioia per ammirare il proprio amato santuario al centro dell’acqua, simbolo d’immortalità. Prima di entrare nella stanza del Guru Granth Sahib ji i pellegrini fanno il bagno in questo elisir.
La città santa di Amritsar deriva il suo nome dal sanscrito amrit e sarovar; il primo che significa elisir di lunga vita o acqua santa e il secondo lago o piscina contenente acqua santa; unito insieme Amrit-Sar. Egli abbandonò la vita terrena il 1° settembre 1581 dando la carica di Guru a Arjan Dev.