Guru Granth Sahib è molto più di una sacra scrittura per i Sikh. Questo Granth è trattato dai Sikh come un Guru Vivente. Il testo sacro è composto di 1.430 pagine e contiene le parole pronunciate dai fondatori della religione Sikh (i dieci Guru del Sikhismo) e le parole di altri diversi Santi di altre religioni, tra cui l'Induismo e l’Islam.
Nel 1708 Guru Gobind Singh Ji diede il trono di Guru al Guru Granth Sahib. Prima di lasciare la vita terrena, Guru Gobind Singh disse che i Sikh dovevano considerare il Guru Granth Sahib come loro prossimo Guru.
In un Gurdwara, il Guru Granth Sahib costituisce la parte principale del Darbar Sahib, sala principale. Il libro sacro è posto su una piattaforma dominante ed è avvolto in un tessuto di pregio. La piattaforma è coperta da un baldacchino, che è decorato con materiali preziosi. Il testo in cui è scritto il Granth è una scrittura chiamata Gurmukhi. All’epoca Guru Arjun riportò gli shabad, inni, in un unico volume, l’Aad Granth Sahib. Vagliò attraverso gli shabad che erano stati tramandati dai primi quattro Guru, e filtrò quelli che erano stati aggiunti da impostori. Bhai Gurdas fu lo scrivano che registrò le parole di Guru Arjun. Quando a Guru Arjun fu chiesto come fosse in grado di distinguere i shabad veri da quelli falsi, Guru Arjun rispose dicendo “anche in una grande mandria di mucche e vitelli, la mucca madre riconoscerà il verso del suo vitello fra tutti gli altri. Proprio in questo modo, il vero shabad risuona alle mie orecchie, ed è facilmente distinguibile dal falso".
Guru Arjun aggiunse un gran numero di propri shabad a quelli di Guru Nanak, Guru Angad, Guru Amar Das e Guru Ram Das. Aggiunse inoltre anche shabad di trentasei santi e filosofi induisti e musulmani, tra i quali Kabir, Namdev, Ravidas, Sheik Farid, Jaidev e Surdas. Questa fu la prima volta che una religione incorporò le opere di devoti di altre religioni nel proprio testo sacro, questo riflette l'universalità del pensiero, che sottolinea la 49 fede dei Sikh, in un solo Dio e l’unica famiglia costituita dall’umanit{ come figli di Dio.
Guru Arjun lasciò alcune pagine vuote nel Granth. Quando Bhai Gurdas chiese il motivo, Guru Arjun rispose che i Guru che l’avrebbero succeduto avrebbero aggiunto i shabad al posto giusto e al momento giusto. Con il tempo gli shabad di Guru Teg Bahadur, il nono Guru, furono aggiunti da Guru Gobind Singh, decimo Guru, e quindi il Guru Granth Sahib fu completato.
Nel 1604 il Guru Granth Sahib fu completato e in seguito portato ad Amritsar nel Tempio D’Oro; Baba Buddha fu nominato il granthi, curatore del Guru Granth Sahib. Guru Arjun disse ai suoi Sikh che il Guru Granth Sahib è l'incarnazione di Dio, e deve essere trattato nello stesso modo nel quale Dio è rispettato. Infatti, una volta che Guru Arjun lo ebbe completato, lo mise sul proprio letto e lui stesso dormì per terra.
Dhir Mal, figlio di Baba Gurditta e nipote di Guru Hargobind, era in possesso del Guru Granth e si rifiutò di darlo a Guru Gobind dicendogli che “se sei un vero Guru, preparatene uno tuo".
Così Guru Gobind Singh procedette nel dettare l’intero Guru Granth Sahib a Bhai Mani Singh, che lo registrò su carta. Egli incluse gli Shabad di suo padre, Guru Teg Bahadur nella sacra scrittura, ma non i propri; che collocò in un Granth separato, il Dasam Granth. Tuttavia il Dasam Granth non è venerato come Guru. Il grande compito di riscrivere l'intero libro Sacro fu completato nel 1705.
Nel Guru Granth Sahib sono presenti 31 ragas (uno schema di note melodiche della musica classica indiana) in modo tale da rendere la razionalità dei pensieri in modo lirico. Tutto questo per assicurare un flusso naturale della lettura.
La struttura originale del Guru Granth Sahib non contiene un indice. Tuttavia, questo è stato inserito in alcune delle stampe più moderne del Granth per rendere più facilitata la ricerca della posizione di alcuni dei shabad o preghiere.
Il Guru Granth Sahib fornisce una guida unica e ineguagliabile e consigli per l'intera razza umana. È la fiaccola 50 che porterà l'umanità fuori dal Kal-iug (l'era oscura) verso la tranquillità e l'illuminazione spirituale per tutte le nazioni del mondo.
Il messaggio principale dato dal Sri Guru Granth Sahib può essere così riepilogato:
• esiste un Dio solo per tutti
• tutte le persone del mondo sono uguali, sia donne che uomini hanno gli stessi diritti
• parla e vivi in sincerit
• controlla i cinque Vizi
• vivi nel hukam (volere, ordine) di Dio
• esercita umilt{, gentilezza, compassione e amore per tutti
Nel 1708 Guru Gobind Singh Ji diede il trono di Guru al Guru Granth Sahib. Prima di lasciare la vita terrena, Guru Gobind Singh disse che i Sikh dovevano considerare il Guru Granth Sahib come loro prossimo Guru.
In un Gurdwara, il Guru Granth Sahib costituisce la parte principale del Darbar Sahib, sala principale. Il libro sacro è posto su una piattaforma dominante ed è avvolto in un tessuto di pregio. La piattaforma è coperta da un baldacchino, che è decorato con materiali preziosi. Il testo in cui è scritto il Granth è una scrittura chiamata Gurmukhi. All’epoca Guru Arjun riportò gli shabad, inni, in un unico volume, l’Aad Granth Sahib. Vagliò attraverso gli shabad che erano stati tramandati dai primi quattro Guru, e filtrò quelli che erano stati aggiunti da impostori. Bhai Gurdas fu lo scrivano che registrò le parole di Guru Arjun. Quando a Guru Arjun fu chiesto come fosse in grado di distinguere i shabad veri da quelli falsi, Guru Arjun rispose dicendo “anche in una grande mandria di mucche e vitelli, la mucca madre riconoscerà il verso del suo vitello fra tutti gli altri. Proprio in questo modo, il vero shabad risuona alle mie orecchie, ed è facilmente distinguibile dal falso".
Guru Arjun aggiunse un gran numero di propri shabad a quelli di Guru Nanak, Guru Angad, Guru Amar Das e Guru Ram Das. Aggiunse inoltre anche shabad di trentasei santi e filosofi induisti e musulmani, tra i quali Kabir, Namdev, Ravidas, Sheik Farid, Jaidev e Surdas. Questa fu la prima volta che una religione incorporò le opere di devoti di altre religioni nel proprio testo sacro, questo riflette l'universalità del pensiero, che sottolinea la 49 fede dei Sikh, in un solo Dio e l’unica famiglia costituita dall’umanit{ come figli di Dio.
Guru Arjun lasciò alcune pagine vuote nel Granth. Quando Bhai Gurdas chiese il motivo, Guru Arjun rispose che i Guru che l’avrebbero succeduto avrebbero aggiunto i shabad al posto giusto e al momento giusto. Con il tempo gli shabad di Guru Teg Bahadur, il nono Guru, furono aggiunti da Guru Gobind Singh, decimo Guru, e quindi il Guru Granth Sahib fu completato.
Nel 1604 il Guru Granth Sahib fu completato e in seguito portato ad Amritsar nel Tempio D’Oro; Baba Buddha fu nominato il granthi, curatore del Guru Granth Sahib. Guru Arjun disse ai suoi Sikh che il Guru Granth Sahib è l'incarnazione di Dio, e deve essere trattato nello stesso modo nel quale Dio è rispettato. Infatti, una volta che Guru Arjun lo ebbe completato, lo mise sul proprio letto e lui stesso dormì per terra.
Dhir Mal, figlio di Baba Gurditta e nipote di Guru Hargobind, era in possesso del Guru Granth e si rifiutò di darlo a Guru Gobind dicendogli che “se sei un vero Guru, preparatene uno tuo".
Così Guru Gobind Singh procedette nel dettare l’intero Guru Granth Sahib a Bhai Mani Singh, che lo registrò su carta. Egli incluse gli Shabad di suo padre, Guru Teg Bahadur nella sacra scrittura, ma non i propri; che collocò in un Granth separato, il Dasam Granth. Tuttavia il Dasam Granth non è venerato come Guru. Il grande compito di riscrivere l'intero libro Sacro fu completato nel 1705.
Nel Guru Granth Sahib sono presenti 31 ragas (uno schema di note melodiche della musica classica indiana) in modo tale da rendere la razionalità dei pensieri in modo lirico. Tutto questo per assicurare un flusso naturale della lettura.
La struttura originale del Guru Granth Sahib non contiene un indice. Tuttavia, questo è stato inserito in alcune delle stampe più moderne del Granth per rendere più facilitata la ricerca della posizione di alcuni dei shabad o preghiere.
Il Guru Granth Sahib fornisce una guida unica e ineguagliabile e consigli per l'intera razza umana. È la fiaccola 50 che porterà l'umanità fuori dal Kal-iug (l'era oscura) verso la tranquillità e l'illuminazione spirituale per tutte le nazioni del mondo.
Il messaggio principale dato dal Sri Guru Granth Sahib può essere così riepilogato:
• esiste un Dio solo per tutti
• tutte le persone del mondo sono uguali, sia donne che uomini hanno gli stessi diritti
• parla e vivi in sincerit
• controlla i cinque Vizi
• vivi nel hukam (volere, ordine) di Dio
• esercita umilt{, gentilezza, compassione e amore per tutti