FONTE: http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/mondo_agricolo/2016/04/18/agricolturaa-latina-sciopero-lavoratori-indiani-sikh_55359bd8-f7e0-4c7a-8632-1d4b18a1d352.html
ROMA - Circa 2000 lavoratori agricoli, quasi tutti di nazionalità indiana Sikh, sono scesi in piazza a Latina, su un'iniziativa Flai Cgil che ha coinvolto altri lavoratori nell'agropontino per chiedere più giuste condizioni di lavoro ed un salario equo. Lo rende noto il sindacato, nel sottolineare che i lavoratori indiani "lavorano in serra e nei campi per 3.50 euro l'ora, meno della metà della paga stabilità dal contratto; l'orario di lavoro e' senza regole e le condizioni in cui sono costretti ad alloggiare spesso sono indecenti". Da piazza della Libertà a Latina, lavoratori ed esponenti della comunità indiana hanno preso la parola per chiedere il rispetto dei diritti e della dignità di chi lavora. "Siamo ragazzi come gli altri, non ce la facciamo a sopportare ritmi e carichi di lavoro disumani e ricevere 2 o 3 euro l'ora. Vogliamo il giusto e non vogliamo dare fastidio a nessuno", hanno dichiarato i manifestanti. "Siamo costretti ad accettare 3.50 l'ora - hanno denunciato - altrimenti il padrone dice che non ci fa il contratto e quindi non abbiamo più il permesso di soggiorno". Giovanni Mininni, segretario nazionale Flai Cgil, ha evidenziato la "straordinaria importanza di questa piazza, la grande partecipazione. Questa piazza chiede il rispetto dei contratti e chiede che il Ddl contro il caporalato sia approvato in tempi brevi e contenga tutte le misure che chiediamo per contrastare in modo efficace lo sfruttamento nei campi. In Regione Lazio dal 2014 e' ferma in Commissione una legge di contrasto al caporalato, e' ora che questa legge sia approvata, lo chiediamo anche da questa piazza".
FONTE: http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/mondo_agricolo/2016/04/18/agricolturaa-latina-sciopero-lavoratori-indiani-sikh_55359bd8-f7e0-4c7a-8632-1d4b18a1d352.html Virtù, conoscenza, moda e intrattenimento. C'è anche la regola delle 5 K per riconoscere e conoscere un po' meglio i nostri amici col Turbante.
Sabato 23 aprile, a Bari, nella centralissimavia Sparano dalle ore 10.00 alle ore 19.00 c'è la "Festa del Turbante", una festa ideata e proposta da Harpreet Singh Saini(danzatore esibitosi a Bari anche in occasione della festa dell'indipendenza delle Mauritius), con il supporto dell' ass. Abusuan di Bari nell' ambito della Festa dei popoli metropolitana 2016, in collaborazione con Sikhi Sewa Society, organizzazione che si occupa della diffusione della religione sikh. In via Sparano, angolo via Abate Gimma, dalle ore 10.00 fino alle ore 19.00 di sabato 23 aprile sarà allestito uno stand doveHarpreet Singh Saini, Gurpreet Singh,Mandeep Singh e Parwinder Singh, insieme ad altri amici, offriranno informazioni sulla cultura sikh sull' importanza del turbante e mostreranno come si indossa. Bari ombelico del mondoA pochi giorni dalle esortazioni in direzione dell'integrazione da parte del presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli Romano Prodi a Bari, il capoluogo pugliese ospita già un nuovo ed esclusivo momento interculturale. Il 23 aprile 2016 si organizza per la prima volta in Puglia il SIKH FEST, una festa che parla della tradizione Sikh e in particolar modo dell'importanza del Turbante come simbolo religioso e culturale. Turbante, l'emblema della religione sikh ricordato da Winston ChurchillIl Turbante era la cosa che più contava per i Sikh. Durante le due guerre mondialiessi non si tolsero il turbante per indossare l'elmetto protettivo. Il primo ministro ingleseWinston Churchill elogiò questo gesto e lo ricordò in un discorso rivolto al parlamento inglese dicendo: "Oggi siamo in grado di vivere con onore, dignità e indipendenza. Nella guerra hanno combattuto e sono caduti per noi... indossavano il turbante. Nella pericolosa situazione quale era durante la guerra non li abbiamo obbligati a togliere i turbanti per indossare gli elmetti perché avevamo bisogno del loro aiuto e oggigiorno che siamo in una situazione tranquilla è assurdo obbligarli a togliere il turbante per andare in motorino. Non li abbiamo forzati allora e perché farlo ora? Dovremmo piuttosto rispettare le loro tradizioni religiose e concedere loro il permesso". Riconoscere un Sikh è facile, c'è la regola delle 5 K
Waheguru Ji Ka Khalsa Waheguru Ji Ki Fateh La Vostra comune Società è lieta di annunciare la pubblicazione di un nuovo libro intitolato "Banda Singh Bahadur - e il primo regno Sikh" Un'opera frutto dello sforzo collettivo di tutti, perciò vogliamo ringraziamo soprattutto Voi per il vostro continuo e immancabile sostegno! Verrà distribuito come ogni anno in modo completamente gratuito durante tutti i Nagarkirtan che si svolgeranno nella Penisola. Rimanete sintonizzati per ulteriori info in merito. Potete seguire anche la pagina facebook ufficiale del libro: https://www.facebook.com/bsb.e.il.primo.regno.sikh/ |
AuthorSikhi Sewa Society Archives
April 2024
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