IMPRESE DEI SOLDATI SIKH IN EUROPA
Le principali battaglie durante la Prima Guerra Mondiale in Francia, dove i Sikh erano presenti furono quelle di Ypres, La Bassée, Neuve Chapelle, Festubert, Loos, Givenchy e infine quella di Somme.
Reggimenti presenti in Francia nel 1914-15 che includevano la compagnia Sikh erano:
Fanteria
9a Fanteria Bhopal
15a Sikh Ludhiana
47a Sikh 57th Frontier Force
58th Frontier Force
59th Frontier Force
89a Panjabi
107a Pionieri
Cavalleria
2a Lancieri
3a Cavalleria Skinner
4a Cavalleria
6a Cavalleria personale del Re Edward
9a Cavalleria Hodson
18a Lancieri personali del Re George
19a Lancieri
20a Cavalleria Deccan
29a Lancieri
30a Lancieri
36a Cavalleria Jacob
38a Cavalleria Indiana personale del Re George
39a Cavalleria Indiana personale del Re George
Il 15°, il più antico battaglione Sikh, e il 47°, il più recente, furono i primi ad avere la possibilità di mostrare il coraggio del Khalsa in una guerra europea. Essi superarono il villaggio di Neuve Chapelle dopo qualche combattimento a corpo a corpo, combattendo nelle case e nelle strade, per l’avanzamento ostinato e disperato su i pendii per raggiungere le trincee tedesche il 26 aprile 1915, nella seconda battaglia di Ypres, quando il reggimento arrivò con undici ufficiali inglesi e dieci indiani e 423 altri ranghi. Il 15° Sikh fu il primo a entrare in azione in Francia, e mantenne un alto livello di reputazione per galanteria per tutta la campagna.
La storia del Tenente Smyth e suoi dieci bombardieri Sikh a Festubert non va dimenticata. Smyth e altri due soldati furono gli unici superstiti di questa galante banda che passarono per miracolo, strisciando sui cadaveri dei loro compagni, attraverso un torrente di piombo, portando le loro bombe fino alla prima riga. A Smyth fu premiato per questa sua grande impresa. I due superstiti, oltre a Smyth, appartenevano al 45° Sikh. E qui va ricordato che i Sikh guadagnarono una composita parte dell'onore di quasi ogni reggimento misto di classe aziendale in Francia.
Fu nei primi giorni di debutto in Francia che gli indiani del 57° guadagnarono la fama quando si credeva che la linea avesse ceduto il passo, tenendo tutta la notte contro i ripetuti attacchi, anche se i tedeschi passarono su entrambi i fianchi. Per quanto riguarda gli esploratori, va ricordata la storia di Dalip Singh. Questo mangiatore di fuoco aiutò il suo ufficiale ferito, Lieut e nonostante fosse stato attaccato da una ventina di nemici, riuscì a batterli tutti e portare in salvo il suo ufficiale.
Su molte lapidi sono incise alcune iscrizioni da parte di uno dei nostri poeti. Chi si ricorda l'elegia scritta in Italia nel 1821 da uno dei residenti inglesi per un altro connazionale, dal valore peculiare di disposizione, che morì giovane, può avere in mente, come adatto a tutta la compagnia dei caduti, queste righe:
“non prendere in prestitoGloria a coloro che hanno fatto il mondo la loro preda; E sono riuniti per il Re del pensiero Chi cerca di contendere contro di loro decade, E del passato sono tutto ciò che non può passare via” Shelley Adonais (Stanza XLVIII)
Una tradizione è che ogni anno, l’11 novembre (Giorno dell'Armistizio 11 novembre 1918), centinaia di Sikh vengono da tutta Europa a Ieper a prendere parte alla sfilata Poppy e rendono omaggi al Menon Gate, il monumento nazionale della Prima Guerra Mondiale in Belgio e in Hollebeke. In quest’ultimo posto è stato costruito dal governo Belga e inaugurato dai Panj Piare, i cinque beniamini, un monumento, in memoria dei soldati Sikh in occasione della celebrazione di pace del 2,3,4 aprile 1999 dedicata ai 300 anni della nascita del Khalsa. Ogni anno inviti ufficiali sono inviati ai Gurdwara di Belgio, Olanda e Francia. L'anno scorso una delegazione di Sikh al servizio della polizia britannica ha visitato questo posto. E come da tradizione anche qui fu poi distribuito il langar (pasto gratuito) a tutti i presenti come segno di fraternità e uguaglianza.
Dal 1999, il 4 maggio, giorno della liberazione dell'Olanda, una nutrita delegazione di Sikh commemora il giorno presso il Monumento Nazionale della Seconda Guerra Mondiale, in Piazza Dam.
Le principali battaglie durante la Prima Guerra Mondiale in Francia, dove i Sikh erano presenti furono quelle di Ypres, La Bassée, Neuve Chapelle, Festubert, Loos, Givenchy e infine quella di Somme.
Reggimenti presenti in Francia nel 1914-15 che includevano la compagnia Sikh erano:
Fanteria
9a Fanteria Bhopal
15a Sikh Ludhiana
47a Sikh 57th Frontier Force
58th Frontier Force
59th Frontier Force
89a Panjabi
107a Pionieri
Cavalleria
2a Lancieri
3a Cavalleria Skinner
4a Cavalleria
6a Cavalleria personale del Re Edward
9a Cavalleria Hodson
18a Lancieri personali del Re George
19a Lancieri
20a Cavalleria Deccan
29a Lancieri
30a Lancieri
36a Cavalleria Jacob
38a Cavalleria Indiana personale del Re George
39a Cavalleria Indiana personale del Re George
Il 15°, il più antico battaglione Sikh, e il 47°, il più recente, furono i primi ad avere la possibilità di mostrare il coraggio del Khalsa in una guerra europea. Essi superarono il villaggio di Neuve Chapelle dopo qualche combattimento a corpo a corpo, combattendo nelle case e nelle strade, per l’avanzamento ostinato e disperato su i pendii per raggiungere le trincee tedesche il 26 aprile 1915, nella seconda battaglia di Ypres, quando il reggimento arrivò con undici ufficiali inglesi e dieci indiani e 423 altri ranghi. Il 15° Sikh fu il primo a entrare in azione in Francia, e mantenne un alto livello di reputazione per galanteria per tutta la campagna.
La storia del Tenente Smyth e suoi dieci bombardieri Sikh a Festubert non va dimenticata. Smyth e altri due soldati furono gli unici superstiti di questa galante banda che passarono per miracolo, strisciando sui cadaveri dei loro compagni, attraverso un torrente di piombo, portando le loro bombe fino alla prima riga. A Smyth fu premiato per questa sua grande impresa. I due superstiti, oltre a Smyth, appartenevano al 45° Sikh. E qui va ricordato che i Sikh guadagnarono una composita parte dell'onore di quasi ogni reggimento misto di classe aziendale in Francia.
Fu nei primi giorni di debutto in Francia che gli indiani del 57° guadagnarono la fama quando si credeva che la linea avesse ceduto il passo, tenendo tutta la notte contro i ripetuti attacchi, anche se i tedeschi passarono su entrambi i fianchi. Per quanto riguarda gli esploratori, va ricordata la storia di Dalip Singh. Questo mangiatore di fuoco aiutò il suo ufficiale ferito, Lieut e nonostante fosse stato attaccato da una ventina di nemici, riuscì a batterli tutti e portare in salvo il suo ufficiale.
Su molte lapidi sono incise alcune iscrizioni da parte di uno dei nostri poeti. Chi si ricorda l'elegia scritta in Italia nel 1821 da uno dei residenti inglesi per un altro connazionale, dal valore peculiare di disposizione, che morì giovane, può avere in mente, come adatto a tutta la compagnia dei caduti, queste righe:
“non prendere in prestitoGloria a coloro che hanno fatto il mondo la loro preda; E sono riuniti per il Re del pensiero Chi cerca di contendere contro di loro decade, E del passato sono tutto ciò che non può passare via” Shelley Adonais (Stanza XLVIII)
Una tradizione è che ogni anno, l’11 novembre (Giorno dell'Armistizio 11 novembre 1918), centinaia di Sikh vengono da tutta Europa a Ieper a prendere parte alla sfilata Poppy e rendono omaggi al Menon Gate, il monumento nazionale della Prima Guerra Mondiale in Belgio e in Hollebeke. In quest’ultimo posto è stato costruito dal governo Belga e inaugurato dai Panj Piare, i cinque beniamini, un monumento, in memoria dei soldati Sikh in occasione della celebrazione di pace del 2,3,4 aprile 1999 dedicata ai 300 anni della nascita del Khalsa. Ogni anno inviti ufficiali sono inviati ai Gurdwara di Belgio, Olanda e Francia. L'anno scorso una delegazione di Sikh al servizio della polizia britannica ha visitato questo posto. E come da tradizione anche qui fu poi distribuito il langar (pasto gratuito) a tutti i presenti come segno di fraternità e uguaglianza.
Dal 1999, il 4 maggio, giorno della liberazione dell'Olanda, una nutrita delegazione di Sikh commemora il giorno presso il Monumento Nazionale della Seconda Guerra Mondiale, in Piazza Dam.