Il tragico incidente di Boretto: per lunghi minuti i soccorritori hanno avuto l'atroce dubbio che il bilancio dello schianto costato la vita a tre donne, se possibile, potesse essere ancora più pesantedi Andrea Vaccari
BORETTO. Un’auto procede in direzione Mantova con un’andatura a zig zag. Il veicolo sbanda a destra e sinistra fino a quando non va a invadere la corsia opposta, dove sta sopraggiungendo un camion gru. Una violenta frenata, il tremendo schianto e poi un agghiacciante silenzio.
Si è spenta così, intorno alle 10.40 di ieri, la vita di tre giovani donne, morte sul colpo mentre percorrevano la Cispadana, molto probabilmente dirette a casa,a Santa Vittoria di Gualtieri. Un impatto terribile che non ha lasciato scampo alle tre occupanti della Fiat Punto nera, finite schiacciate tra le lamiere dell’auto, accartocciatasi sotto al mezzo pesante. Illeso, invece – ma sotto shock – il conducente del camion della Cavalca Gru di Bagnolo, un bagnolese di 65 anni che racconterà agli agenti della polizia municipale di non aver potuto fare nulla per evitare lo schianto. Dalle testimonianze di altri automobilisti che in quel momento stavano percorrendo la Cispadana, sembra proprio che la Fiat Punto fosse fuori controllo, e che stesse sbandando pericolosamente tra le due corsie.
Soltanto più tardi si scoprirà l’identità delle tre vittime, tutte di origine indiana:la 37enne Gurdeep Kaur, sua sorella 33enne Rajandeep Kaur e la 23enne Baby Deepika, tutte residenti nella frazione gualtierese di Santa Vittoria, lungo la strada statale 63, appena prima del ponte sul Crostolo. Le due sorelle abitavano nello stesso appartamento e avevano sposato due fratelli, in una famiglia composta in totale da sette persone, mentre la terza abitava nelle vicinanze.
E il bilancio del tragico schianto, se possibile, si temeva potesse essere ancora più grave: il timore dei soccorritori, infatti, era che a bordo dell'auto visto che le scuole erano chiuse per il ponte dell'Immacolata potessero esserci anche i tre figli delle due sorelle decedute.
Sull’asfalto non restano che i segni dell’incidente mortale, con il paraurti della macchina volato a qualche decina di metri di distanza, oltre a rottami vari e una borsa da donna, ritrovata dagli agenti in mezzo all’erba. Il sinistro è avvenuto al chilometro 20 della Cispadana, in territorio di Boretto a pochissima distanza da Pieve Saliceto. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso inviato dall’ospedale Maggiore di Parma, oltre a un’ambulanza della Croce Rossa di Guastalla, il cui intervento si è però reso vano in quanto le donne sono tutte e tre morte sul colpo.
Necessaria, invece, la presenza dei vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare non poco per separare dal camion i resti dell’auto ed estrarre i corpi senza vita dalle lamiere. A effettuare i rilievi, i componenti dell’Infortunistica stradale della polizia municipale “Bassa reggiana”, che hanno cercato di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’impatto è avvenuto molto più indietro del luogo dell’arresto del camion gru, che ha necessitato di alcune decine di metri per arrestare completamente la propria corsa: sull’asfalto è possibile notare la traiettoria seguita dall’auto che a un certo punto, al momento dell’incidente, viene “sollevata” da terra.
Per quanto riguarda le cause, non si può escludere nulla: le ipotesi vanno dal malore all’errore di distrazione. Per diversi minuti si era temuto che a bordo dell’auto viaggiassero anche dei bambini, ipotesi poi smentita al momento dell’arrivo del marito della conducente, accompagnato da un amico, che ha confermato che i piccoli si trovavano al sicuro, a casa. L’uomo, ricevuta la notizia della morte della moglie, della cognata e della vicina, ha accusato un lieve malore e ha sfogato tutto il suo dolore, gettandosi a terra e maledicendo questo tratto di strada. I due uomini, una volta appreso l’accaduto, sono volontariamente rimasti a un centinaio di metri di distanza per evitare di assistere a immagini troppo forti e strazianti.
Proprio la Cispadana, per consentire la rimozione dei due mezzi, è rimasta chiusa per alcune ore. Gli agenti della polizia municipale “Bassa reggiana” vi hanno impedito l’accesso e hanno deviato il traffico lungo strade secondarie, mentre il luogo dell’incidente è stato transennato in quanto il forte impatto ha portato al parziale cedimento del terrapieno, che andrà ripristinato.
Molto probabilmente il magistrato non disporrà l’autopsia. Il nulla osta per i funerali potrebbe arrivare già nel corso della giornata di domani.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/12/07/news/strage-sulla-cispadana-si-temeva-che-sull-auto-vi-fossero-anche-i-tre-figli-1.12578833?ref=hfrereel-1
Si è spenta così, intorno alle 10.40 di ieri, la vita di tre giovani donne, morte sul colpo mentre percorrevano la Cispadana, molto probabilmente dirette a casa,a Santa Vittoria di Gualtieri. Un impatto terribile che non ha lasciato scampo alle tre occupanti della Fiat Punto nera, finite schiacciate tra le lamiere dell’auto, accartocciatasi sotto al mezzo pesante. Illeso, invece – ma sotto shock – il conducente del camion della Cavalca Gru di Bagnolo, un bagnolese di 65 anni che racconterà agli agenti della polizia municipale di non aver potuto fare nulla per evitare lo schianto. Dalle testimonianze di altri automobilisti che in quel momento stavano percorrendo la Cispadana, sembra proprio che la Fiat Punto fosse fuori controllo, e che stesse sbandando pericolosamente tra le due corsie.
Soltanto più tardi si scoprirà l’identità delle tre vittime, tutte di origine indiana:la 37enne Gurdeep Kaur, sua sorella 33enne Rajandeep Kaur e la 23enne Baby Deepika, tutte residenti nella frazione gualtierese di Santa Vittoria, lungo la strada statale 63, appena prima del ponte sul Crostolo. Le due sorelle abitavano nello stesso appartamento e avevano sposato due fratelli, in una famiglia composta in totale da sette persone, mentre la terza abitava nelle vicinanze.
E il bilancio del tragico schianto, se possibile, si temeva potesse essere ancora più grave: il timore dei soccorritori, infatti, era che a bordo dell'auto visto che le scuole erano chiuse per il ponte dell'Immacolata potessero esserci anche i tre figli delle due sorelle decedute.
Sull’asfalto non restano che i segni dell’incidente mortale, con il paraurti della macchina volato a qualche decina di metri di distanza, oltre a rottami vari e una borsa da donna, ritrovata dagli agenti in mezzo all’erba. Il sinistro è avvenuto al chilometro 20 della Cispadana, in territorio di Boretto a pochissima distanza da Pieve Saliceto. Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso inviato dall’ospedale Maggiore di Parma, oltre a un’ambulanza della Croce Rossa di Guastalla, il cui intervento si è però reso vano in quanto le donne sono tutte e tre morte sul colpo.
Necessaria, invece, la presenza dei vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare non poco per separare dal camion i resti dell’auto ed estrarre i corpi senza vita dalle lamiere. A effettuare i rilievi, i componenti dell’Infortunistica stradale della polizia municipale “Bassa reggiana”, che hanno cercato di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’impatto è avvenuto molto più indietro del luogo dell’arresto del camion gru, che ha necessitato di alcune decine di metri per arrestare completamente la propria corsa: sull’asfalto è possibile notare la traiettoria seguita dall’auto che a un certo punto, al momento dell’incidente, viene “sollevata” da terra.
Per quanto riguarda le cause, non si può escludere nulla: le ipotesi vanno dal malore all’errore di distrazione. Per diversi minuti si era temuto che a bordo dell’auto viaggiassero anche dei bambini, ipotesi poi smentita al momento dell’arrivo del marito della conducente, accompagnato da un amico, che ha confermato che i piccoli si trovavano al sicuro, a casa. L’uomo, ricevuta la notizia della morte della moglie, della cognata e della vicina, ha accusato un lieve malore e ha sfogato tutto il suo dolore, gettandosi a terra e maledicendo questo tratto di strada. I due uomini, una volta appreso l’accaduto, sono volontariamente rimasti a un centinaio di metri di distanza per evitare di assistere a immagini troppo forti e strazianti.
Proprio la Cispadana, per consentire la rimozione dei due mezzi, è rimasta chiusa per alcune ore. Gli agenti della polizia municipale “Bassa reggiana” vi hanno impedito l’accesso e hanno deviato il traffico lungo strade secondarie, mentre il luogo dell’incidente è stato transennato in quanto il forte impatto ha portato al parziale cedimento del terrapieno, che andrà ripristinato.
Molto probabilmente il magistrato non disporrà l’autopsia. Il nulla osta per i funerali potrebbe arrivare già nel corso della giornata di domani.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/12/07/news/strage-sulla-cispadana-si-temeva-che-sull-auto-vi-fossero-anche-i-tre-figli-1.12578833?ref=hfrereel-1